PER LA DIFESA DI UN’UCRAINA INDIPENDENTE

COMITATO INTERNAZIONALE TROTSKISTA
PER LA RIGENERAZIONE POLITICA DELLA QUARTA INTERNAZIONALE

PER LA DIFESA DI UN’UCRAINA INDIPENDENTE

Ucraini: i lavoratori progressivi e le persone oppresse del mondo sono dalla vostra parte!

Soldati russi: Putin e’ il vostro nemico, non la popolazione ucraina!

Pubblicazione 27.02.2022, revisione 01.03.2022

Al momento, sei giorni dopo l’inizio della brutale invasione di Putin, nessuna grande città

ucraina è sotto il controllo russo. Le forze dell’invasore si trovano ad affrontare una popolazione armata, mentre in Russia, migliaia di persone a Mosca, San Pietroburgo e

molte altre città hanno sfidato la sanguinosa tirannia di Putin manifestando contro l’invasione. 

Il 21 febbraio (tre giorni prima dell’invasione) il presidente Putin ha annunciato che la Russia ora avrebbe considerato Donetsk e Luhansk, le due aree nell’est dell’Ucraina appoggiate dalla Russia, separatiste e sotto il controllo russo, come Stati “indipendenti”. Il governo russo ha successivamente confermato che appoggiava la rivendicazione di quegli staterelli a tutta la regione del Donbas dell’Ucraina orientale (i distretti separatisti coprono solo un terzo del Donbas). Gli “stati” di Donetsk e Luhansk erano stati originariamente istituiti come parte del precedente intervento militare russo in Ucraina nel 2014/15, nel momento stesso in cui Putin occupava e annetteva la Crimea.

Con la sua falsa dichiarazione di indipendenza, Putin ha buttato gli accordi di Minsk

nella spazzatura della storia, insieme agli ulteriori tentativi francesi e tedeschi di negoziare un compromesso. Gli accordi di Minsk sono stati negoziati nel 2015, come “soluzione europea”, tra Russia, Ucraina, Francia e Germania. Non sono mai stati implementati, ma se lo fossero stati, Donetsk e Luhansk sarebbero diventate province autonome dell’Ucraina – e loro (in realtà, Putin) avrebbero avuto il veto sulle decisioni del governo centrale dell’Ucraina.

Il vero significato dell’ “indipendenza” per Donetsk e Luhansk è che Putin ha scartato

la politica di indebolimento dell’Ucraina attraverso la creazione di caos e divisione interna. Il

piano ora è una conquista militare russa dell’intero Paese.

Questo piano è stato messo in atto nelle prime ore del 24 febbraio, nel momento in cui le forze russe che circondavano l’Ucraina ammontavano a 190.000. Queste forze hanno attaccato da terra, mare e aria. Le unità dell’esercito sono entrate in Ucraina dalla Bielorussia, dalla Crimea, via mare a Odessa e attraverso il confine russo/ucraino a nord e ad est. Kiev, la capitale e altre città sono state svegliate da massicci bombardamenti missilistici. I bombardamenti sono continuati e persino sono stati estesi, ad esempio con aeroporti civili e militari sotto attacco, un deposito di petrolio e oleodotti bombardati e fatti saltare in aria a Kharkiv. Questa è di gran lunga la più grande operazione militare in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale nel 1945 (persino più grande delle guerre disastrose e degli interventi occidentali che hanno fatto a pezzi l’ex Jugoslavia negli anni ’90, e che dominano ancora le relazioni politiche nei Balcani occidentali).

Senza alcun dubbio, le forze russe non solo superano di gran lunga in numero quelle dell’Ucraina, ma hanno armamenti molto più potenti e sofisticati. L’esercito e l’aviazione ucraini sono più grandi, meglio equipaggiati e meglio addestrati di quanto non fossero nel 2014, ed è stato sempre chiaro che gli ucraini abrebbero opposto una decisa resistenza. Ma

il consenso generale tra gli “esperti” militari occidentali era che gli ucraini sarebbero stati inevitabilmente sopraffatti, abbastanza rapidamente, dall’assalto militare russo.

Quelle ipotesi ora sono state ribaltate, non a causa di alcun errore di calcolo tecnico, ma perché la famosa affermazione di Von Clausewitz, che “La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi”, è vera in modi più complessi di quanto generalmente si pensi.

Per dirla più precisamente:

1 La politica dell’élite russa, del governo degli Stati Uniti e della NATO, in questa guerra, e’ abbastanza chiara; la politica delle masse ucraine e russe (e occidentali) puo’ solo diventare chiara in azione.  Questo e’ successo, ed ha cambiato radicalmente la situazione militare e politica. L’esercito e l’aviazione ucraini stanno combattendo coraggiosamente (e sembra un piccolo miracolo che l’aviazione sia ancora operativa) ma fanno parte di una lotta politico/militare che è molto più ampio. Ora fanno parte di una popolazione armata che – e questo è un fattore molto importante – unisce coloro che parlano l’ucraino e coloro che parlano russo.

La popolazione armata sta combattendo eroicamente e creativamente, e stanno lottando per una Ucraina libera e indipendente. Qualunque siano le differenze politiche che certamente ci sono, questa non è fondamentalmente una guerra per la NATO – un’organizzazione di cui (come ha indicato una recente ricerca) la maggioranza degli ucraini non si fida.

3 Questa guerra è profondamente impopolare in Russia. Le manifestazioni sono solo un

segno di ciò (sebbene significativo). Inoltre, l’opposizione all’invasione è incoraggiata dalla crescente consapevolezza che l’élite stessa è divisa sulla politica di Putin.

4 Il malcontento per il governo di Putin in Russia e, ancor di più, la mobilitazione di massa

e l’ auto-organizzazione del popolo ucraino, stanno avendo un profondo impatto sull’atteggiamento dei soldati russi in Ucraina. La storia del ventesimo secolo mostra che il bombardamento di massa prolungato non basta, da solo, a spezzare lo spirito e la resistenza

dei cittadini, che sono convinti di difendere la sopravvivenza delle proprie case, famiglie e paese contro un predatore nemico.

Per ottenere il controllo, un invasore deve avere truppe che entrano in stretto contatto

con i difensori e la popolazione civile, soprattutto nelle città; questo significa principalmente la fanteria e le unità corazzate (carri armati, ecc.) un’alta percentuale dei quali sono

probabilmente saranno coscritti, il che è certamente vero per le truppe russe in Ucraina. E’ diventato chiaro che il progresso sempre più lento dell’invasione è dovuto ai fatti semplici e che si rafforzano a vicenda, che i cuori e le menti dei coscritti russi non sono in questa lotta e i cuori e le menti del popolo ucraino lo sono. Questo diventa più chiaro mentre sempre più civili ucraini affrontano soldati russi e vengono ascoltati.

6 Per dirla semplicemente, un sempre meggior numero di quei soldati si sta rendendo conto che Vladimir Putin è il reale nemico dei soldati russi, non il popolo ucraino.

7 Durante la prima guerra mondiale, Lenin fece un Famoso appello ai soldati di base dei

due eserciti imperialisti ostili chiamandoli a “puntare le armi dall’altra parte”, a riconoscere che erano gli sfruttatori e gli oppressori di entrambi le parti i loro veri nemici, non i soldati dall’altra parte. Sul fronte, agitatori socialisti hanno diretto i soldati a sfidare il loro

ufficiali. I bolscevichi organizzarono la fraternizzazione di soldati russi e tedeschi.

8 In Ucraina, senza dubbio, ci sono ufficiali russi e soldati di base che hanno fatto il primo passo verso questa prospettiva: riconoscere che il regime crudele di Putin è il vero nemico sia del popolo russo che del popolo ucraino, e che gli ucraini sono sorelle e Fratelli dei russi.

9 Nel corso della storia, popoli oppressi, circondati da oppressori più ricchi e più potenti, sono stati costretti ad accettare l’“assistenza” di un oppressore per sopravvivere all’assalto

di un altro. Questa è la situazione oggi degli ucraini che devono “allearsi” con gli Stati Uniti e la NATO e cercare di entrare a far parte dell’Unione Europea per difendersi contro l’obiettivo di Putin di divorare la loro nazione. Questo non annulla, al contrario intensifica, l’importanza dell’impegno storico degli ucraini per una vera indipendenza da tutti gli aspiranti sfruttatori del loro paese.

Questi sviluppi hanno reso Putin più disperato (l’annuncio dell’allerta nucleare) e allo stesso tempo hanno costretto il governo russo a dialogare con la leadership ucraina. Essi hanno quasi certamente allarmato la leadership cinese e l’ha portata a fare pressione su Putin, e ha aumentato le divisioni all’interno la propria cerchia di consiglieri e ministri. L’ondata globale di sostegno ispirata dalla lotta nazionale in Ucraina ha dato alla NATO poteri e all’Unione Europea copertura per inviare più armamenti all’Ucraina e imporre sanzioni economiche più severe alla Russia, ma il loro scopo non è quello di costruire il movimento di massa del popolo ucraino in lotta per essere una nazione veramente libera e veramente indipendente. Quello sarebbe quasi altrettanto allarmante per gli imperialisti occidentali come lo e’ per Putin. L’obiettivo degli imperialisti occidentali è di cooptare quel movimento (e i suoi

sostenitori in tutto il mondo) e trasformarlo in una base di supporto nella loro lotta per la supremazia globale. Per quanto riguarda le potenze NATO/UE lo scopo è quello di essere i principali sfruttatori dell’Ucraina. Per gli Stati Uniti in particolare, lo scopo è di creare un ostacolo al Progetto cinese “Belt and Road”.

La crescente resistenza nazionale in Ucraina deve capire che e’ lei che ha creato le proprie vittorie e non deve nulla alla NATO. Qualsiasi supporto da parte della NATO, dell’UE e degli Stati Uniti vengono forniti con dei vincoli. Le forze che lottano per un’Ucraina libera e indipendente devono tagliare i vincoli e avere il controllo di come viene usato il supporto militare o di altro tipo. I soldati e le masse ucraine dovrebbero ora realizzare una fraternizzazione sistematica con le forze russe. I soldati russi poi troveranno il proprio modo per trattare con i comandanti che li ordinano di combattere le sorelle e i fratelli ucraini.

Senza cercare di prevedere gli sviluppi futuri, tutte le forze rivoluzionarie, socialiste e progressiste in Ucraina, Russia e a livello internazionale devono riconoscere il significato degli ultimi sviluppi. Un nuovo volto dell’Europa orientale appare visibile, una forza politica nuova e progressista sta emergendo nelle repubbliche ex sovietiche. Le due lotte, per un’ Ucraina libera e indipendente e per il rovesciamento della dittatura di Putin in Russia, sono completamente intrecciate tra loro in un’azione concreta reale.

Per ottenere la vittoria questa lotta deve rovesciare e rimuovere gli oligarchi di entrambi I paesi che sono i veri alleati sia di Putin che della NATO.

L’ITC e i combattenti per i diritti degli immigrati di BAMN e Movement for Justice accolgono gli sviluppi storici degli ultimi sei giorni e inviano questo messaggio di solidarietà a tutti i nostri fratelli e sorelle ucraini in lotta.

Questa dichiarazione del 
Comitato Internazionale Trotskista (ITC) 
e’ distribuita dalle seguenti organizzazioni: