ITC (It) No alla Fortezza Gran Bretagna! – No alla fortezza Europa!

Stop all’attacco razzista e xenofobo della campagna di uscita dall’UE

No alla Fortezza Gran Bretagna!

No alla fortezza Europa!

  • Stop alla colpevolizzazione razzista di immigrati e musulmani per gli effetti delle politiche di governo
  • Costruire un movimento guidato da immigrati e giovani per i diritti degli immigrati e dei rifugiati
  • Aprire le frontiere della Gran Bretagna e dell’Europa a migranti e rifugiati! Stop alla corsa alla guerra imperialista nel Medio Oriente
  • Uguali diritti di cittadinanza e liberta’ di movimento PER TUTTI coloro che vivono lavorano & studiano in Gran Bretagna ed Europa. Amnestia ora per tutti gli immigrati e i richiedenti asilo
  • Unisciti al movimento per i diritti civili e degli immigrati con azioni di massa contro austerita’, poverta’ e disuguaglianza – Per l’istruzione pubblica e gratuita e assistenza sanitaria PER TUTTI-Per politiche economiche che rispondano ai bisogni dei poveri, degli oppressi, della classe operaia e della classe media in difficolta’ di tutte le razze e nazionalita’- Nazionalizzare le banche

La campagna per l’uscita (Leave) della Gran Bretagna dall’Unione Europea e’ mossa dall’attacco razzista contro gli immigrati. In realta’ questa e’ la sua unica politica. Il referendum del 23 giugno e’ stato chiamato perche’ i politici di tutti i principali partiti, specialmente i Conservatori con il loro bimbo ribelle UKIP, hanno creato o condonato un ciclo di retorica razzista e politiche che colpevolizzano gli immigrati per l’aumento dei livelli di insicurezza, poverta’ e disuguaglianza che sono il risultato delle politiche dei governi che si sono succeduti. E’ un’estensione logica di tali politiche nel contesto della crescente incertezza economica e politica, che si riflette nei conflitti all’interno del Partito Conservatore. L’impatto di una vittoria per Leave avrebbe inevitabilmente un impatto negativo sul clima politico e decisionale in Gran Bretagna, rafforzando la colpevolizzazione razzista degli immigrati e la demonizzazione della comunita’ musulmana e creando ulteriori difficolta’ per i rifugiati e gli immigrati. L’assassinio della deputata laburista Jo Cox e’ un’indicazione di come una vittoria Leave incoraggerebbe gli elementi piu’ violenti del razzismo di estrema destra.

Movement for Justice (MFJ) condanna il razzismo e la xenophobia della campagna Leave. MFJ e’ un’organizzazione impegnata a costruire un movimento che difende i diritti degli immigrati e dei rifugiati in quanto membri uguali della società e combatte le politiche di divisione e attacco contro gli immigrati da parte dei ricchi e potenti. La maggior parte di noi in MFJ e’ richiedente asilo e rifugiato, sfuggiti a persecuzioni in Africa e Asia e ora leader nella lotta per la liberta’, l’uguaglianza e la giustizia in Gran Bretagna.

Stiamo costruendo un movimento di massa contro il razzismo, l’attacco agli immigrati e il bigottismo contro i musulmani che sono le armi piu’ importanti dei ricchi e potenti, e sappiamo che possiamo ispirare e condurre lotte di massa contro poverta’ e austerita’. Il nostro movimento all’interno e fuori i centri di detenzione ha vinto una serie di vittorie contro quel sistema disumano, razzista perche’ diciamo la verita’ sul razzismo e perche’ rifugiati, richiedenti asilo ed ex e attuali detenuti sono leader in prima fila nella lotta. Chiunque ha preso parte nelle dimostrazioni di MFJ “Surround Yarl’s Wood” ha sperimentato la potenza dinamica degli oppressi quando ci organizziamo in un’azione collettiva, e sa che possiamo eliminare il sistema di detenzione amministrativa e vincere molto di piu’.

Non e’ una sorpresa per noi che il piu’ forte sostegno per la campagna Remain (contro l’uscita) proviene dalle comunita’ nere, asiatiche e musulmane della Gran Bretagna che sono direttamente minacciate dall’impatto di una vittoria Leave, dai giovani che vogliono un futuro di progresso e speranza, non una Fortezza Gran Bretagna brutta, retrograda e impoverita, e da Londra, la citta’ piu’ multiculturale e integrata d’Europa, insieme con la Scozia, dove l’8% della popolazione della Gran Bretagna ha accolto un terzo dei rifugiati siriani fatti entrare nel paese.

Molti di quelli che votano Remain hanno supportato MFJ e contribuito a rafforzarlo: siete stati con noi nelle nostre dimostrazioni con i detenuti nei centri di detenzione di Harmondsworth/Colnbrook e Yarl’s Wood, che sono state al centro del crescente movimento contro la detenzione amministrativa negli ultimi due anni; avete marciato con noi in dimostrazioni di solidarieta’ con i rifugiati, per l’istruzione pubblica e gratuita, contro austerita’ e guerra, o a Febbraio nel Pride di comunita’ in Peckham; avete bombardato i centralini aerei e siete andati all’aeroporto di Heathrow per fermare deportazioni; avete partecipato ai nostri “tribunali pubblici” per processare i centri di detenzione e avete organizzato per noi incontri o contribuito alla nostra raccolta fondi, ci avete sentito parlare nei vostri istituti, universita’ e conferenze. Sarete con noi nel blocco per i diritti degli immigrati al Pride di Londra due giorni dopo il Referendum e alla prossima manifestazione Surround Yarl’s Wood il 10 Settembre.

In realta’ voterete per Restare (Remain) nel referendum perché non c’e’ un altro modo per opporre le politiche razziste della Brexit, nonostante la campagna Remain lascia la maggioranza della popolazione confusa, sconcertata o indifferente e offre solo una continuazione di uno status quo deprimente. Ne’ il vostro e’ un voto per le istituzioni della UE che hanno istituito Frontex, la forza di frontiera sovra-nazionale, che sta chiudendo le frontiere e condannando immigrati e rifugiati ad annegare nel Mediterraneo o a vivere nella miseria se raggiungono un paese della UE.  Non si tratta di un voto per le politiche economiche che hanno devastato posti di lavoro, gli standard di vita e i servizi pubblici del popolo Greco e hanno imposto disoccupazione di massa ai giovani della Spagna e del Portogallo.

In realta’ sara’ un voto antirazzista per Remain (che potrebbe essere decisivo) perche’ questi elettori vogliono fare qualcosa contro la minaccia rappresentata dalla campagna Leave e non riescono a vedere cos’altro fare in queste circostanze, perche’ il movimento non e’ ancora abbastanza grande e sufficientemente forte, in realta’ perche’ Movement for Justice non e’ ancora abbastanza potente. Cosa che deve cambiare.

2018 Protesta per i diritti degli immigrati e contro il fascismo a Roma con Si Cobas Lavoratori Autorganizzati

Il nostro movimento, il nostro futuro

La sfida e la possibilita’ per chiunque stia votando Remain con lo scopo di impedire una vittoria per il razzismo della campagna Leave, e’ di unirsi e costruire  Movement for Justice. La necessita’ di MFJ di crescere sara’ piu’ urgente dopo il Referendum, indipendentemente dall’esito, e ci ritroveremo ad affrontare nuove sfide e opportunita’. Dobbiamo costruire ed organizzare la crescente azione di comunita’ contro retate anti immigrati ed estenderla per rendere impraticabili gli eccessivi poteri nella nuova legge sull’immigrazione.

Abbiamo una reale occasione per fermare il Ministero degli Interni dall’introdurre una nuova forma del sistema illegale Fast Track; la lotta per riportare Prossy, combattente in MFJ, deportata in Uganda e’ parte integrante di quella lotta. Abbiamo l’opportunità di costruire la lotta a livello di studenti per interrompere e sconfiggere il programma di governo Prevent che e’ una misura contro i musulmani, nelle scuole, istituti e universita’ in seguito alla radicale vittoria della rifugiata algerina Malia Bouattia come prima donna nera e prima presidente musulmana dell’Unione Nazionale degli Studenti (NUS). Abbiamo crescenti opportunita’ di connettere la lotta per i diritti degli immigrati e dei rifugiati e per l’uguaglianza LGBT, dimostrata dal successo di Peckham Pride.

Inoltre sappiamo che la colpevolizzazione razzista degli immigrati continuera’ 1) perche’ il governo (su entrambi i fronti della controversia referendaria) e’ impegnato in ulteriori misure di austerita’ e 2) a causa dello stato precario dell’economia globale. Costruire Movement for Justice e’ la lotta per il nostro futuro, e costruire la leadership degli immigrati e dei rifugiati nel nostro movimento sara’ la chiave della nostra crescita.

Immigrati e rifugiati sono i piu’ forti e piu’ determinati combattenti per la liberta’ e l’uguaglianza in Gran Bretagna e in Europa a causa delle lotte che hanno affrontato per arrivare qui e le lotte che devono affrontare una volta che sono qui. Il problema per i rifugiati e gli immigrati che hanno aperto con successo i confini della Gran Bretagna e dell’Unione Europea e’ che generalmente sono dispersi e sempre in una dura lotta quotidiana contro leggi razziste e istituzioni. In questa situazione devono affidarsi ad organizzazioni caritatevoli che a loro volta si poggiano sui poteri esistenti in un modo o nell’altro, e vedono i rifugiati solo come vittime che meritano simpatia. Immigrati e rifugiati hanno bisogno di un movimento che sia loro; un movimento in cui sono i leader, in cui si organizzano per combattere un sistema ingiusto e razzista, e dove possono costruire la loro relazione con i poveri e gli oppressi e le forze progressive nella societa’ in cui vivono.Costruire questo movimento e questa leadership e’ la strategia di MFJ la base dell’impatto che stiamo avendo e di ogni vittoria che stiamo vincendo.

MFJ sta lottando sulla base della forza collettiva dei poveri e degli oppressi, senza illusioni nei sistemi politici e giuridici costituiti ma pronti a sfruttare le loro contraddizioni. Noi diciamo la verita’ sul razzismo perche’ gli oppressi devono superare pregiudizi consumati al fine di sconfiggere le politiche di austerita’ dei ricchi e potenti e lottare per l’uguaglianza e la liberta’. Combattiamo Con Ogni Mezzo Necessario perche’ gli sfruttati e gli oppressi devono determinare cosa serve per vincere; non lasciamo che siano i poteri esistenti a dirci quali metodi sono “accettabili”.

Possiamo unire questo movimento alla lotta contro la poverta’ e l’austerita’ perche’ la lotta degli immigrati e dei rifugiati per esporre e superare politiche di colpevolizzazione razzista e’ centrale e necessaria per costruire l’azione di massa integrata che puo’ fermare le politiche di austerita’ del governo, ripristinare ed espandere i servizi pubblici e ottenere istruzione pubblica gratuita. La forza, le vittorie e l’onesta’ del nostro movimento puo’ ispirare milioni, mostrando un modo per vincere e fornendo reale leadership.

2018 Protesta per i diritti degli immigrati e contro il fascismo a Roma con Si Cobas Lavoratori Autorganizzati

Niente di tutto questo accadra’ spontaneamente. Consapevolezza, oragnizzazione e leadership sono essenziali per un movimento che puo’ vincere. Gli immigrati e i rifugiati che sono alle prese con l’estremita’ acuta del razzismo britannico e della UE ogni giorno della loro vita non possono permettersi di abbandonarsi al lusso frivolo della lotta “spontanea”, non organizzata, senza leader. Spontaneamente finiamo sempre per affidarci al sistema stabilito e alle istituzioni in un modo o nell’altro, semplicemente perche’ queste sono le idee prevalenti. Questo e’ successo alle lotte eroiche e spontanee della classe operaia greca e dei giovani che hanno portato all’elezione di un governo che, nonostante le sue promesse, ha finito per mandare avanti persino maggiori tagli. Ecco perche’ MFJ e’ impegnato a sviluppare consapevolezza e a costruire organizzazione e leadership. Unisciti a MFJ adesso.

Aprire le frontiere 

MFJ chiede di Aprire le Frontiere perche’ e’ la cosa che centinaia di migliaia di rifugiati e immigrati stanno facendo ogni giorno, dal Mare Egeo a Calais, al fine di risolvere problemi reali e pressanti nella loro vita. Le loro azioni concrete hanno posto fermamente questa domanda nell’agenda politica di tutti i movimenti anti-razzisti e per i diritti degli immigrati presenti in tutta Europa e tutte le lotte progressive, incluso il movimento laburista. Il movimento di massa di persone che stanno combattendo ogni ostacolo per aprire le frontiere d’Europa sta affermando in pratica i diritti umani e democratici che la Gran Bretagna, la UE e il “West” hanno dichiarato a parole per due secoli: “Liberta’, Uguaglianza e Fraternita’; “Vita, Liberta’ e Ricerca della Felicita’; il diritto di asilo; i diritti del bambino; i diritti delle donne ecc.

In risposta, e’ sorto un movimento in Europa per mettere in pratica questi valori. Persone che vivono sulle isole greche e in comuni delle coste italiane stanno sfidando minacce di arresto e prigione salvando rifugiati in mare e portandoli in salvo. Nel Sud Italia persone stanno sfidando le autorita’ fornendo supporto materiale a rifugiati che hanno ricevuto fogli di via. Nel capoluogo siciliano, Palermo, la marcia LGBT Pride e’ stata dichiarata una marcia in supporto dei migranti. In Europa Centrale e altrove persone hanno preso in auto rifugiati per farli attraversare le frontiere. E in tutta Europa grandi dimostrazioni hanno sostenuto la lotta degli immigrati e dei rifugiati e sfidato le politiche razziste dell’UE e dei suoi governi membri.

I governi europei hanno una risposta opposta agli immigrati che fuggono l’interminabile guerra creata da interventi occidentali in Medio Oriente e la poverta’ e il conflitto sociale causato dallo sfruttamento del “libero mercato” occidentale  dell’Africa: chiudono le frontiere, costruiscono piu’ recinzioni, condannano migliaia ad annegare nel Mediterraneo, e aumentano la loro retorica razzista.

Aprire le frontiere e’ la sola politica razionale, progressiva e realistica per un mondo in cui persone e paesi sono sempre piu’ interconnessi attraverso la libera circolazione di merci, servizi e denaro e attraverso comunicazioni e trasporto altamente sviluppati, e dove le societa’ sono sempre piu’ collegate da relazioni personali attraverso il numero in ampia e rapida crescita delle famiglie internazionali e intercontinentali che in alcune citta’ si stanno avvicinando ad essere la maggioranza. E quando questo mondo interconnesso e’ allo stesso tempo cosi’ gravemente disuguale, e’ inumano e distruttivo negare la liberta’ di movimento alle milioni di persone che devono spostarsi per sopravvivere.

Il nostro movimento si batte per Aprire le Frontiere perche’ l’alternativa e’ tirannia e barbarismo.

Europa in crisi, Gran Bretagna in crisi 

In realta’ questa e’ la scelta per l’Europa che affronta la sua piu’ grande e piu’ profonda crisi dalla seconda Guerra mondiale. Non si tratta di una “crisi dell’immigrazione” come i media continuano a chiamarla; c’e’ una profonda crisi nel rapporto tra l’Europa e i paesi vicini, i paesi del Medio Oriente e dell’Africa, che e’ parte della crisi globale che l’Europa sta affrontando. E’ la crisi di un sistema economico che non puo’ soddisfare le esigenze dell’umanita’, o creare un mondo piu’ equo e prosperoso, perche’ il suo unico obiettivo e’ quello di massimizzare i profitti di una minoranza. L’avidita’ dei capitalisti che dominano l’economia mondiale ha creato il crollo bancario nel 2008, e gli stessi capitalisti non riescono a trovare alcuna via d’uscita dalla lunga depressione che ne ha fatto seguito. Questo sta portando a pericolosi conflitti internazionali e ad ancora piu’ dannosi attacchi alla classe operaia e ai poveri in ogni paese.

MFJ non vede niente di progressivo nella UE. E’ un club imperialista, istituito per proteggere gli interessi delle classi dirigenti dei paesi dell’Europa occidentale grazie alla maggiore integrazione delle loro economie. Questi interessi includono lo sfruttamento di paesi poveri ed ex colonie in Africa, Asia ecc., e sin dal 1980 l’UE si e’ espansa per includere e sfruttare i suoi vicini piu’ poveri nell’Europa dell’Est e del Sud. Ora la crisi nell’economia capitalista globale ha portato questo progetto UE a un arresto brusco e gli ha fatto fare retromarcia. I paesi e le regioni d’Europa si stanno dissociando e ponendo in contrasto, ma sono anche di gran lunga meno capaci di prosperare separatamente.

Ne’ l’UE ne’ una Gran Bretagna capitalista fuori dall’UE offre qualsiasi soluzione o speranza per i poveri e gli oppressi. La Gran Bretagna e’ parte della crisi in Europa non separata da essa, sia che lasci l’UE o che rimanga. Per questa ragione, pur riconoscendo le ragioni positive anti razziste e pro immigrati che spingono molte persone e molti nostri sostenitori a votare Remain per sconfiggere Leave, MFJ non promuove la campagna Remain.

Non possiamo politicamente appoggiare l’UE che e’ l’ufficiale giudiziario e riscuote i debiti per le banche che tengono in ostaggio la Grecia, l’esecutore internazionale dell’austerita’, il padre di Frontex e deportatore di massa di rifugiati, e l’istituzione che ha negoziato il famigerato Trans-Atlantic Trade & Investment Partnership (TTIP)- uno statuto di ladri che da’ a giganti corporazioni il potere di monopolio sopra governi nazionali le cui politiche potrebbero danneggiare i loro profitti. Appoggiare questo sarebbe un tradimento dei rifugiati che stanno aprendo le frontiere e di ogni lotta anti razzista e anti austerita’ in Europa.

Non dovremmo avere alcuna illusione nel record e nel ruolo del Partito Laburista e della leadership sindacale per quanto riguarda l’UE. Sono scesi sempre piu’ in linea con l’ideologia dominante dei capitalisti sul libero mercato sin dagli anni 1980 e sono stati tra i piu’ forti sostenitori della UE su questa base. Con Blair e Brown il Partito Laburista ha implementato politiche di libero mercato che hanno portato a livelli crescenti di disuguaglianza, approvato una serie di leggi razziste sull’immigrazione e hanno introdotto Fast Track. Da allora i leader del Partito Laburista hanno cercato di presentare l’UE come una sorta di contrappeso alle politiche di austerita’ dei Conservatori – una strategia ridicola nel momento in cui l’UE stava imponendo maggiore poverta’ a Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda etc. (e riducendo i salari reali dei lavoratori tedeschi).

In tutta Europa partiti vicini al Partito Laburista, come i Social-Democratici in Germania, i Partiti Socialisti in Francia e Spagna e PASOK in Grecia, hanno giocato lo stesso ruolo, di stretti alleati e difensori della classe dirigente capitalista della UE. Il loro piu’ grande crimine politico, in Gran Bretagna e in Europa, e’ stato il loro rifiuto di difendere seriamente i diritti degli immigrati e dei rifugiati e il loro attivo sostegno ai controlli sull’immigrazione della “Fortezza Europa”.

Jeremy Corbin e John McDonnell hanno un lungo passato di opposizione a queste politiche, con campagne contro guerre imperialiste e di supporto ai rifugiati e immigrati, ragione per cui Corbyn e’ stato eletto come leader laburista lo scorso anno. Nella campagna referendaria, tuttavia, stanno cercando di dare un’apparenza di sinistra totalmente poco convincente sulla campagna Remain. Di gran lunga peggiore pero’ e’ il rifiuto quasi totale del Partito Laburista di dire la verita’ sul razzismo e sul pregiudizio anti immigrati e uscire allo scoperto nella lotta contro la colpevolizzazione degli immigrati, o anche per chiedere un’amnistia per le migliaia di immigrati che vivono nel limbo, senza diritti o cittadinanza per anni o decenni. Si tratta di un vergognoso tradimento della comunita’ nera, asiatica, musulmana e immigrata che sono tra le piu’ forti sostenitrici del Partito Laburista – ed e’ un tradimento delle comunita’ povere e lavoratrici bianche. 

Il Partito Laburista in effetti non ha considerato per niente i bianchi poveri, a scopo della campagna referendaria. In molte zone sta completamente evitando tali quartieri. Il problema del Partito Laburista e’ che non puo’ combattere la campagna di colpevolizzazione degli immigrati finche’ accetta l’argomento che non c’e’ alternativa alle politiche economiche che hanno devastato cosi’ tante comunita’ della classe operaia. Essenzialmente i Laburisti, i Social-Democratici e Liberali (e quasi ogni giornalista) in tutta Europa credono tutti che la base del razzismo si trova nei pregiudizi della “classe operaia bianca”. In realta’ il razzismo della classe dirigente e’ molto piu’ forte e piu’ profondo perche’ e’ radicato e serve i loro reali interessi materiali. Il razzismo nelle comunita’ povere e della classe operaia e’ creato dal vivere nella societa’ di una potenza imperialista che divide in razze e classi, ma non e’ cosi’ forte come i politici e i media continuano a dirci.

La decisione per Corbyn, McDonnell e la loro campagna Momentum e’ se rimanere prigionieri dei parlamentari e burocrati Laburisti che sono determinati a distruggerli, anche a costo di ulteriori sconfitte per il loro stesso partito, o unirsi nella costruzione di un movimento di azioni di massa contro razzismo e austerita’, in Gran Bretagna e in tutta Europa.

MFJ combattera’ affinche’ il movimento dei lavoratori, soprattutto i sindacati, siano parte del movimento che stiamo costruendo – perche’ questa e’ una questione di vita o di morte per loro. Ci sara’ una seria e potente rinascita della lotta della classe operaia in Europa se gli immigrati, i rifugiati e i lavoratori immigrati saranno alla guida di essa e se sono capaci di rompere i sindacati dalla loro collusione (inclusa la collusione da silenzio) con gli stereotipi razzisti sugli immigrati.

A tal fine MFJ deve costruire un legame con le lotte degli immigrati, profughi, poveri, oppressi e sfruttati in tutta Europa, uniti contro tutte le nostre classi dirigenti. Abbiamo la stessa lotta contro razzismo, austerita’ e repressione e il movimento per i diritti degli immigrati e dei rifugiati e’ la questione decisiva ovunque. Le lotte sono in crescita in tutto il continente. Dobbiamo costruire un movimento internazionale indipendentemente dal risultato del referendum.

Cio’ per cui stiamo lottando

MFJ sta lottando per uguali diritti di cittadinanza e liberta’ di movimento per chiunque vive, lavora e studia in Gran Bretagna & Europa, qualunque sia la nostra nazione d’origine, e per la fine della distribuzione e dispersione dei rifugiati verso determinati paesi, citta’ ecc.

Noi lottiamo per porre fine alla relazione iniqua tra imperialisti britannici & europei e le nazioni povere dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Europa del Sud e dell’ Est. Niente piu’ guerre imperialiste nel Medio Oriente; fine all’ appoggio per Israele e regimi reazionari arabi come l’Arabia Saudita. Cancellare i debiti dell’Africa e di altre nazioni povere, inclusi i debiti di Grecia e altri paesi poveri in Europa.

La detenzione degli immigrati deve finire. E’ un attacco ai diritti umani di chi viene detenuto e ai diritti di tutti noi; e’ un attacco alle comunita’ immigrate, nere e asiatiche e un attacco alla classe operaia separandola dalle forze piu’ dinamiche e determinate che possono guidare la lotta contro l’austerita’. Ci vorranno rivolte nei centri di detenzione e nelle comunita’ per chiudere i centri di detenzione una volta per tutte, porre fine alle deportazioni e consentire ai detenuti di costruire le loro vite nella comunita’.

I politici che colpevolizzano gli immigrati – in un momento di crisi economica e politica e in assenza di un movimento di massa dei poveri ed oppressi che sia abbastanza forte – inevitabilmente incoraggiano la crescita di gruppi di estrema destra e fascisti. Questo sta accadendo in molte parti della UE e siamo stati avvertiti di come puo’ succedere in Gran Bretagna dal terrorista fascista che ha dichiarato “Morte ai traditori, liberta’ per la Gran Bretagna” dopo aver assassinato Jo Cox, una figura prominente nella campagna Remain e nota attivista per i rifugiati siriani. Il nostro movimento deve costruire azioni di massa integrate per difendere le nostre comunita’ dai fascisti e cacciarli fuori dalle nostre strade.

Dobbiamo: costruire azioni collettive, integrate con studenti, insegnanti e comunita’ per fermare tutte le forme di repressione e discriminazione in educazione; interrompere la sorveglianza e la deportazione di studenti internazionali; cessare la strategia Prevent del governo britannico – repressione di stato e caccia alle streghe di studenti musulmani dalla scuola materna all’università; revocare il divieto dell’Hijab nelle scuole in Francia e altrove in Europa.

Educazione, assistenza sanitaria, alloggi e welfare per tutti coloro che ne hanno bisogno, sono diritti non privilegi. Costruisci un movimento per difendere, estendere e finanziare tali servizi, invertendo la privatizzazione e i tagli, compresi tagli ai benefici. Istruzione pubblica gratuita e di qualita’, assistenza sanitaria e assistenza sociale per TUTTI, indipendentemente dalla nazione d’origine.

Costruiremo azioni collettive per combattere l’insicurezza e la poverta’ di un numero sempre piu’ crescente di persone di tutte le razze in Gran Bretagna e Europa. Costruisci azioni di comunita’ e occupazioni per fermare sfratti e difendere case popolari e servizi di comunita’ (ospedali, asili nido ecc.). Organizza manifestazioni, picchetti e scioperi contro i tagli ai benefici. Costruisci azioni di lavoro/comunita’ (occupazioni, scioperi ecc.) per difendere i posti di lavori in pericolo. Lotta per la costruzione di case popolari ad affitti accessibili e per investimenti in politiche che incontrino I bisogni dei poveri e degli oppressi e creino lavoro & formazione.

I poteri costituiti ci diranno che “non ci sono soldi”. E’ una menzogna. I ricchi e potenti sono seduti su enormi e crescenti somme di denaro che non vengono utilizzate per investimenti produttivi a causa della crisi economica che loro stessi hanno creato. Per portare avanti le nostre richieste sara’ essenziale per i poveri e gli oppressi ottenere il controllo di quel denaro e pianificare per il futuro della Nazionalizzazione delle Banche.

MFJ sosterra’ qualsiasi politico o organizzazione che lotta per qualsiasi di queste richieste, ma sappiamo che nessuna delle richieste sara’ vinta con la persuasione dei ricchi e potenti, bensi’ con la forza di un movimento che ha stabilito radici profonde nelle nostre comunita’ e diventa inarrestabile. E quando cominceremo a vincere queste lotte in Gran Bretagna o altrove in Europa ci troveremo in diretto conflitto con l’Unione Europea, perche’ e’ un club imperialista. Allora dovremo frantumarla al fine di creare un tipo completamente diverso di unione europea – un’Europa di e per i poveri, gli oppressi e i lavoratori di tutte le razze e nazioni d’origini, con Apertura delle Frontiere, costruendo un rapporto di uguaglianza e di cooperazione con i nostri fratelli e sorelle oppressi e sfruttati in Africa, Medio Oriente, Europa dell’Est e oltre.

2017

Lotta per Vincere!Unisciti a Movement for Justice By Any Means Necessary!

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Questo comunicato e’ sottoscritto da:

Coalition to Defend Affirmative Action, Integration & Immigrant Rights and Fight for Equality By Any Means Necessary (BAMN, US), Revolutionary Internationalist League (UK), Revolutionary Workers League (US)  & The International Trotskyist Committee (ITC)